Certo gli amori estivi non sono innocui per le relazioni affettive preesistenti che vanno a turbare. Però la superficialità e l’occasionala degli incontri vacanzieri rendono queste avventure meno pericolose nelle conseguenze a lungo termine. Non è sulla spiaggia, dicono gli psicologi dati alla mano, il luogo classico dell’infedeltà che porta a crisi familiari gravi e a separazioni dolorose.
Si tradisce di più in vacanza o sul posto di lavoro?
La stagione delle infedeltà che cambiano la vita di due persone – talvolta di quattro – di solito non è l’estate. iL 60% delle infedeltà coniugali matura nell’ambiente di lavoro, dove l’intimità sessuale nasce dalla confidenza e dal condividere le stesse emozioni, poiché si dedica più attenzione al collega che al proprio partner. Nel Nord Italia, circa il 55 per cento degli impiegati ha avuto una relazione sentimentale con un collega: un sesso trasgressivo, con l’eccitante rischio di essere scoperti. La tipologia dell’infedeltà sta cambiando. Si passa da relazioni extraconiugalistabili a esperienze mordi e fuggi. Ad abbreviare i tempi contribuisce indie la tecnologia, che in certi casi consente al tradito di controllare meglio il traditore. In altri casi, invece, può favorire la trasgressione: il telefono cellulare, per esempio, aiuta la clandestinità dei rapporti extraconiugali perché consente di utilizzare suonerie di riconoscimento, inviare messaggi amorosi con immagini e particolari erotici, preannunciare i piaceri doll’alcova, nutrire le strategie del desiderio.
La telefonia mobile, a differenza di quella fissa, è personale, privata, esclusiva, sicura: si può essere in un lungo e dire che si è in un altro, oppure scaricarlo con un Ti sento male, non c’è campo. Soprattutto, il cellulare aiuta a difendersi dalla curiosità del coniuge perché si può spegnerlo durante le ore trascorse con l’amante. C’è persino un software che riproduce i rumori ambientali desiderati, un aiuto high tech che permette di simulare telefonate dall’ufficio con sottofondo di ticchettii di tastiere e voci di colleghi oppure annunci di voli all’aeroporto. Le avventure estive riflettono anche una convergenza dei comportamenti femminili e di quelli maschili. Una volta i maschi tradivano più a cuor leggero delle femmine. Oggi la situazione è rovesciata. Lo conferma il fatto che nello studio di ciascun psicoterapeuta si è verificato negli ultimi decenni un cambiamento per quanto riguarda i casi di adulterio: prima le pazienti cercavano sostegno perché vittime di tradimento da parte dei partner; oggi entrano in terapia perché distrutte o colpevolizzare da storie di infedeltà vissute da protagoniste.
Ma per quali motivi una donna sposata, giovane o meno giovane, cede alle tentazioni che le suscita un vicino di ombrellone? Una recente inchiesta condotta dall’Osservatorio sulla Famiglia e la Persona rivela che più di 30 donne su cento si dichiarano disponibili a una storia amorosa o a un’avventura per il bisogno di sentirsi desiderate (cioè per verificare il loro potere seduttivo), per noia, per vendicarsi, per cercare nuove emozioni.
Si tratta del cosiddetto bovarismo, (dal personaggio di Madame Bovary, protagonista del più famoso romanzo di Gustave Flaubert) che indica la tendenza, prevalentemente femminile, a giudicare mediocre la realtà nella quale si vive per fantasticarne una diversa, ricca di amore e di passione. Tra le mogli fedeli, solo il 5 per cento lo è perché ama il marito, mentre il 50 per cento lo è più ragioni etiche o morali; il resto lo è perché ha scarso potere seduttivo.