Si potrebbe pensare che la somatizzazione del mal d’amore sia una questione prevalentemente femminile. Ma è vero il contrario. I più colpiti dai sintomi sintomi sono gli uomini, specialmente i più giovani (64%) e i single di ritorno (58%). Lo psicologo spiega facilmente la brevità degli amori estivi: tutto congiura perché la scintilla dell’innamoramento sia quasi esclusivamente fisica, e del tutto casuale l’incontro. Pelle abbronzata, costumi da bagno, nottate in discoteca con il volume a palla non favoriscono le affinità intellettuali. I dati del sondaggio confermano: la discoteca e la spiaggia sono i luoghi dove più spesso inizia una storia tra i più giovani, i resort di lusso per i trentenni con buone possibilità economiche, gli agriturismi e gli hotel per chi ha più di quarant’anni, i villaggi turistici e le crociere per ogni età. A spiegare il potere scatenante della vacanza in fatto di sesso e amore non è soltanto la disponibilità di tempo libero. In ballo ci sarebbe anche la naturale propensione al tradimento che si manifesta soprattutto nei mesi caldi dell’anno.
I neuroni specchio smascherano il tradimento
A proposito di tradimenti. Come capire se il partner è sincero? Sappiate che in tre decimi di secondo il nostro cervello capisce se l’espressione o l’atteggiamento di una persona sono coerenti con lo stavo d’animo che dovrebbe esprimere con una descrizione verbale dello stesso stato d’animo. Se non lo sono, il messaggio verbale viene subito classificato come “bugiardo”. Il cervello, infatti, confronta molto rapidamente i segnali provenienti dalle aree che elaborano le espressioni facciali, la mimica e i movimenti del corpo, e le confronta con sensazioni viscerali della nostra memoria affettiva per una verifica immediata. In tutta questa operazione svolgono ovviamente un ruolo decisivo i neuroni specchio scoperti da Giacomo Rizzolatti dell’Università di Parma e dal suo gruppo di ricerca: ognuno di noi ha inflitti nel cervello una popolazione di neuroni il cui compirci è quello di interpretare e anticipare i movimenti e le intenzioni della persona che abbiamo di fronte. Il gruppo di Rizzolatti scoprì questo fatto mentre studiava con la risonanza magnetica le reazioni cerebrali di alcuni scimpanzé ai quali venivano date in premio delle noccioline americane. In una pausa del lavoro uno dei ricercatori prese una nocciolina e la sgranocchiò: la risonanza magnetica era in funzione e si vide che nel cervello dello scimpanzé si attivavano le stesse regioni che apparivano “accese” quando era la scio a prendere la nocciolina. La ricerca che documenta la rapidità con cui scopriamo le bugie altrui è apparsa il marzo scorso sulla prestigiosa rivista “PLUS ONE”. Coordinato dall’Università di Milano-Bicocca, il lavoro ha come autori Alice Mado Proverbio, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, Marta Cali, del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Panna, Alberto Zani, dell’Istituto di fisiologia e bioimmagini molecolari del CNR, e Mariella Manfredi, del Dipartimeno di Scienze cognitive della University of California di San Diego.
Nel corso dell’esperimento, a 30 studenti universitari sono state fatte osservare 280 fotografie nelle quali otto attori teatrali mimavano differenti stati d’animo. Durante l’osservazione delle foto, accompagnate da descrizioni verbali dell’emozione interpretata, è stata eseguita la fotografia elettromagnetica a bassa risoluzione per misurare l’attività elettromagnetica del cervello dei soggetti sperimentali. Si è così misurato il tempo che impiega il nostro cervello per riconoscere l’incongruenza tra espressione mica ed espressione verbale, ed è stata identificata la regione del cervello nella quale avviene il riconoscimento dell’incongruenza: è la corteccia orbita frontale ventromediale. È in questa regione che elaboriamo i segnali che arrivano dalla “pancia”. cioè non mediati dalla razionalità ma dall’istinto e dall’emotività. Si tratta dei marker viscero-minatici legati ai nostri ricordi e alle nostre memorie affettive più profonde. Queste informazioni, una volta giunte nella corteccia orbito frontale ventromediale vengono usate per prendere decisioni conte, per esempio, stabilire se una persona è sincera o ci sta mentendo. Il tutto in tre decimi di secondo. Non dimenticatevelo, se pensate di ingannare il vostro partner in occasione di qualche flirt estivo. I vostri neuroni specchio sveleranno la vostra bugia.