Procrastinare: come smettere e avere successo

Procrastinare è probabilmente il peccato capitale meno riconosciuto, perché rinviare, non fare, significa perdere tempo, e il tempo nella vita è incredibilmente limitato. Sfortunatamente molte persone evitano di uscire dalla comfort zone, l’area dove si trovano meglio. La zona di conforto comprende una serie di azioni, abitudini, rapporti e luoghi che amiamo frequentare perché è semplice farlo, perché non abbiamo noie e tutto fila liscio. Ma è nella confort zone che si rimane bloccati quando non riusciamo ad avanzare nella carriera, a trovare soddisfazioni ulteriori, a ottenere quel qualcosa in più che ci fa stare bene.

Uscire dalla zona di conforto

In verità molti di noi sono atterriti dalle novità, anche solo l’idea di provare qualcosa di nuovo, ci fa tirare indietro. Un motivo per cui si creano le dipendenze, in modo molto più facile di quanto si pensi, anche per cose come i cibi ricchi di zucchero, è che siamo molto facili alle abitudini e molto resistenti al cambiamento. Fare una dieta, per esempio, implica di dover rinunciare a pasti gustosi, che abbiamo mangiato per anni, rinnovando il piacere giorno dopo giorno. Ma spesso è il timore di provare nuove cose che ci blocca, anche a costo di rimetterci in salute. La procrastinazione, cioè il rinviare a un altro momento degli impegni o delle cose da fare, è deleteria, in quanto agisce in modo negativo su tutto: lavoro, relazioni, vita sociale, autostima. Un buon modo per smettere di procrastinare è imparare a uscire dalla zona di conforto. Fare cose che prima non si facevano, avere il coraggio di sperimentare.

Vincere questa paura di provare cose nuove è veramente la chiave per il successo, se riesci a gestire questa parte della tua vita, avrai porte aperte in ogni direzione. Ecco alcuni pratici consigli.

procrastinareEvitare di mettersi in situazioni di forte disagio, determinate dalle nostre convinzioni, è facile. Il cervello abitua alle scorciatoie e le usa per consentirci di risparmiarci una fatica, ma spesso agisce contro di noi, limitandoci. Quando le persone sono stressate spesso ricorrono alle sigarette, all’alcool, allo shopping e alle droghe. Provano ogni cosa per sentirsi meglio e uscire dalla zona di disagio e rientrare in quella di conforto. Piace loro sentirsi così, al sicuro, tra le poche cose che gli rimangono. Ma se guardiamo più da vicino al meccanismo dello stresso, è veramente stupido rimanere in quella situazione, limitando le proprie capacità. Anche perché lo stress si autoalimenta. Quando le persone sedentarie iniziano a fare attività fisica, spesso lo trovano poco piacevole. E’ dura. Fa sentire male, stanchi, e sembra che il sacrificio non ne valga mai la pena. Così in tanti all’inizio abbandonano, il tasso di abbandono delle diete e delle palestre è altissimo, motivo per cui gli istruttori di palestra e i nutrizionisti non sono miliardari (eppure avrebbero tanto da fare, considerando le statistiche sull’obesità e l’andazzo della vita moderna.) Nonostante tutto non parliamo di una missione in Iraq, dimagrire, fare ginnastica, mettersi fuori dalla zona di conforto in generale è un fastidio, non un dolore insopportabile.

Bisogna pertanto imparare a gestire questo disagio per renderlo, come si potrebbe dire? confortevole. Il segreto è sempre iniziare in piccole dosi, e crescere nel tempo, abituando corpo e cervello alle nuove cose, in modo che anche esse si consolidino. Quello che bisogna poi fare è sperimentare davvero: cioè scegliere qualcosa che non si è mai fatto, anche qualcosa di poco importante, è abituare il cervello a nuove cose ogni tanto. Potrebbe essere un corso di meditazione, un esercizio più complicato in palestra, un giro diverso a piedi per arrivare in ufficio, un nuovo ristorante nel quale non vai perché servono qualcosa che non ti aggrada. Tutto può essere una scusa per sperimentare. Se sperimenti ogni giorno ti levi di dosso la paura di fare nuove cose.

Abituarsi a provare e vincere lo stress

In sostanza: ti levi di dosso la paura di provarci. Provandoci eviterai di rimandare a un giorno nel quale pensi di aver più coraggio, e smetterai così di procrastinare. Perché spesso non lo diciamo, ma si procrastina per scarsa motivazione, per scarso coraggio, perché in fondo ci va bene così. Eppure sentiamo di volere altro e desiderare una cosa, ma non conseguirla, equivale a collezionare fallimento, che conducono allo stress, all’ansia, al panico e alla depressione. E’ un circolo vizioso che si alimenta, solo perché pensiamo che sia impossibile cambiare le cose. Invece, a piccole dosi, abituare il cervello al cambiamento significa introdurre una goccia di speranza ogni giorno, fino a trovare la forza di prendere quella decisione che stavamo rimandando da troppo tempo.

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