L’intelligenza si dice sia un dono di natura, ma spesso può essere coltivata e migliorata grazie a un approccio più elastico all’apprendimento, dando modo al nostro cervello di sviluppare nuovi pattern cerebrali, tenere in forma le sinapsi e dar vita a nuove cellule. Il nostro organo di comando è miracoloso: ha una capacità di riscriversi pressoché unica ed è talmente funzionale, che è in grado di contraddire se stesso se allenato duramente. Pensiamo solo alle dipendenze: quando dipendiamo da una sostanza, come ad esempio la nicotina, il nostro organismo sembra asservito e il cervello comanda e regola questo asservimento, richiedendoci sempre più dosi per ritrovare il piacere. Eppure, quando si smette di fumare, dopo un po’ di tempo, il cervello si scrive da zero, come se fosse un hard drive formattato, e smette di mandare quegli impulsi, ripulendo tutto.
A partire dal concetto di plasticità e di rigenerazione possiamo capire che alcune attività stimolano il ringiovanimento del cervello più di altre. Ecco alcune delle attività che si possano fare per impedire la degenerazione senile e le malattie degenerative, che sono causa di demenza nell’età avanzata. Queste attività portano già benefici anche quando siamo giovani.
Ascoltare e suonare musica: una delle attività più complicate è padroneggiare uno strumento, lo sa chiunque abbia frequentato per anni il conservatorio. Suonare uno strumento come la chitarra, il violino, la batteria, le tastiere o il pianoforte migliora nettamente la corteccia cerebrale, aiutando a stimolare la memoria, le abilità manuali e la capacità analitica di risolvere problemi. Anche ascoltare musica stimola ampiamente il cervello, nondimeno quando si imparano le canzoni a memoria.
Leggere è probabilmente l’attività più stimolante che ci sia per il nostro cervello: leggere romanzi, articoli di giornale, riviste, qualsiasi cosa (ecco, magari non le etichette dei prodotti in bagno), produce effetti assolutamente impensabili: aiuta a ridurre lo stress limitando i fattori infiammatori e ossidativi, che sono alla base del decentramento cellulare. Leggere aiuta a conoscere più parole, migliorare il linguaggio, comprendere i processi, migliorare l’approccio ai problemi, trovando sempre nuove soluzioni. La lettura è di fatto un substrato di esperienza aggiuntivo che possiamo acquisire semplicemente dedicandovi del tempo.
Non bisogna mai smettere di apprendere: interessarsi a nuove attività, nuovi hobby, anche in età avanzata, è considerato particolarmente importante per il cervello, perché lo tiene vivo, attivo, pronto ad accumulare nuove esperienze, catalogare nuovi fatti. Imparare una lingua, frequentare un corso di pittura, sviluppare nuovi network di amicizie, viaggiare e visitare musei, imparare un’arte. Tutto ciò amplifica la capacità del cervello di migliorare la propria struttura, migliorando le risposte nei processi cognitivi di base.
L’esercizio regolare ha dei benefici talmente vasti che è inutile ricordarli: basti solo dire che esso va svolto al massimo ogni due giorni, non bisogna sgarrare, per averne tutti i benefici, in particolare contro le malattie del metabolismo e le infiammazioni. La risposta ormonale è notoria, ma più che altro il movimento aerobico favorisce il miglioramento delle capacità mnemoniche, di concentrazione e di comprensione. Inoltre è stato dimostrato che chi fa una vita troppo sedentaria letteralmente accorcia la sua vita ed è predisposto a più malattie.