Le formule per l’acquisto di un’auto sono talmente varie che meritano un approfondimento. Quali di esse convengono? È meglio comprare la macchina nuova o l’usato? Meglio il finanziamento o il pagamento in contanti? Leasing o noleggio a lungo termine? Chi ci guadagna di più?
Il mercato delle auto è ciclico, la concorrenza è molto forte e le cause automobilistiche le provano tutte pur di trarre un vantaggio competitivo per convincere il consumatore a prendere un modello piuttosto che un altro. Il problema principale che devono affrontare è la mancanza di liquidità dovuta al calo generale dei consumi indotto dalla crisi. Per questo la flessibilità delle formule di pagamento è molto elevata.
- Il finanziamento è probabilmente il metodo più utilizzato dagli italiani per acquistare una macchina. Esso presenta indubbi vantaggi: l’anticipo zero consente di non dover sborsare una cifra enorme all’inizio. Le rate sono accessibili e sostenibili nel tempo da una vasta gamma di lavoratori, non è necessario mettere da parte somme importanti, ma costruire nel tempo il “debito”. I contro sono evidenti: si diventa immediatamente debitori, perché la società finanziaria anticipa i soldi per noi. Potrebbero essere previste garanzie a sostegno del credito. Durante il periodo di finanziamento l’auto si svaluta quasi subito, rendendo la vendita in qualche modo meno vantaggiosa.
- Pagamento in contanti. Se si dispone della somma piena per acquistare l’auto ci sono vantaggi innegabili: non si dipende dalla finanziaria, non si fa debito, la macchina vale di più ed è possibile venderla con facilità, non ci sono somme periodiche da distrarre nel tempo. Ovviamente come contro c’è la necessità di smuovere un ingente cifra il giorno stesso dell’acquisto.
- Leasing: la macchina viene data sostanzialmente in affitto e rimane di proprietà dell’azienda che lo effettua fino al giorno del riscatto. Questo non è obbligatorio. La rata iniziale può essere fissata in modo flessibile, inoltre chi chiede il leasing sa per quale periodo lo effettuerà, facendo dell’elemento temporale un cardine del contratto. Nel leasing non sono previste le coperture per le spese di manutenzione, le spese di assicurazione non entrano nel contratto. Il leasing ha dei costi di apertura e chiusura che vanno valutati con attenzione. Non è adatto ai privati.
- Noleggio a lungo termine. La rata di pagamento del noleggio a lungo termine va intesa come una specie di flat, simile a quella dei telefonini per il consumo dati. Essa comprende tutti i costi accessori per l’auto come il bollo e l’assicurazione (escludendo ovviamente i costi da consumo). La praticità di questo canone fisso è evidente: il noleggio attuato per lungo tempo ci consente di conoscere i costi, sono compresi i cambi di olio, degli pneumatici (compresi quelli invernali). In caso di fermo dovuto alla necessità di aggiustare un guasto, si ha diritto alla macchina sostitutiva. Dal punto di vista assicurativo c’è la massima copertura. Ideale per chi possiede flotte aziendali, ma soprattutto per i professionisti con partita IVA che possono dedurre delle percentuali della rata mensile (percentuale che varia a seconda della professione svolta). Il chilometraggio è limitato e quindi va scelto accuratamente, perché i costi dipendono anche da esso.
- Il car sharing. Si è diffuso come parte dell’economia condivisa. In sostanza l’uso dell’auto è condiviso con altri ed è adatto soprattutto in città quando si è abituati a muoversi sui mezzi. E’ il metodo più economico per utilizzare una macchina, quando non la si impiega praticamente mai.