Combattere le cattive abitudini

cattiveabitudiniPer diventare una persona di successo occorre liberarsi delle cattive abitudini, non solo dei vizi. Prima che creino dipendenza e diventino un surrogato della felicità occorre prendere delle decisioni drastiche. La vita conviene sempre viverla anziché immaginarla. Molti chiedono: una cattiva abitudine è una dipendenza meno grave? No, una cattiva abitudine non è una dipendenza, perché la dipendenza è frutto di una richiesta esplicita dell’organismo. Quando si è schiavi della nicotina, per esempio, il cervello si attiva affinché non ci manchi la quotidiana dose, facendoci pesare l’astinenza. Le cattive abitudini sono altre e spesso sono sgradevoli perché ci impediscono di essere delle persone in toto positive, che sanno stare con la gente.

Facciamo l’esempio che come cattiva abitudine abbia quella di spettegolare (il che ci rende poco degni di fiducia) o di mandare dei messaggi mentre hai bevuto troppo. Come risolvere?

1) Penalizza il tuo comportamento – ogni volta che fai una cazzata bella e buona metti un euro nel salvadanaio di un tuo parente o della tua ragazza, vedrai che se dà un lato ti privi di soldi immediatamente spendibili, dall’altro ti rendi più virtuoso.

2) Cerca di capire perché lo fai – se ti mangi troppo spesso le unghie anche in pubblico, forse soffri di eccessiva ansia o di inutile nervosismo. Capire come mai ricorri sempre nello stesso errore è il primo passo verso la sua soluzione. Spesso cadiamo nelle cattive abitudini proprio perché non sappiamo fare altro, appunto per abitudine.

3) Rallentare – se non viene bene smettere all’improvviso perché si è come forzati da una mano misteriosa, si provi a rallentare. Può essere utile controllarsi, rinunciare a un commento, a un messaggio, a un panino. Se per esempio hai la cattiva abitudine di commentare ad alta voce le partite che stai guardando con gli amici, decidi con te stesso di non parlare per quella sera. I tuoi amici te ne saranno grati e lo noteranno dedicandoti un atteggiamento più positivo.

4) Cambiare le situazioni – spesso questi atteggiamenti che non ci piacciono e che si tramutano in cattive abitudine, accadono solo in determinati momenti e frangenti. Se stai smettendo di fumare, per esempio, avrai notato che bere alcol e bere caffè ostacoli questo obiettivo. Magari smetti di bere birra per un po’, evita un caffè che magari ti sei preparato per gustarti la sigaretta. Se ti mangi troppo le unghie guardando una serie TV particolarmente intrigante, sospendila o mettiti dei guanti. A volte aiuta innescare dei riflessi condizionati.

5) Prendi nota – se stai iniziando un percorso di eliminazione delle cattive abitudini, prendi nota, tieni un diario, segna i progressi e gli avanzamenti, parla del tuo stato d’animo, condividi le informazioni con qualcuno che ci tiene. Se hai la cattiva abitudine di mangiare dolci e vuoi tenere il peso e la linea sotto controllo segna il peso di partenza o la misura della circonferenza dell’addome, ti aiuterà ad andare avanti con ottimismo.

6) Rivedi le tue posizioni – spesso le cattive abitudini nascono da errate convinzioni o da posizioni superficiali. Se per esempio abbiamo l’abitudine di mangiare troppo e male, spesso tendiamo a sottolineare come in fondo non faccia male essere sani, mangiare un po’, meglio in carne che essere magri. Insomma: si tenta di razionalizzare la cattiva abitudine, dicendo che si smetterà domani, che poi alla fine non si sta ammazzando nessuno, che un peccato veniale è concesso. Tutto vero: ma se poi per la cattiva abitudine non si sta bene con sé stessi e si perdono delle opportunità forse conviene cambiare atteggiamento, rivedere le posizioni, inquadrare queste cattive abitudini all’interno di un contesto negativo, in modo da non giustificarle più.

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